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senza tagSpirito di adattamento: ora più che mai.
24 aprile 2020
Come ci ha insegnato Charles Darwin, non sono le persone più forti della specie a sopravvivere, e neppure quelle più intelligenti: gli individui più resistenti e duraturi sono quelli più inclini al cambiamento.Nella vita non ci sono certezze, né percorsi garantiti. Solo un fattore rimane costante nel tempo e immutato per tutti: ovvero che tutto ciò che ci circonda, prima o poi, cambia.
Il cambiamento coinvolge ogni fattore intorno noi e travolge ogni elemento, trascinandolo in un flusso che si muove: le persone cambiano, i sentimenti mutano, tutto cambia
Una condizione, quella del cambiamento, che appare quindi naturale, ma che in realtà spaventa la maggior parte di noi: di qualsiasi cosa si tratti, affrontare il cambiamento ci fa sentire spesso impreparati e nudi di fronte ad un futuro che non conosciamo.
La maggior parte di noi ha paura dei cambiamenti perché li interpreta come eventi sconosciuti e potenzialmente negativi e dolorosi. Un retaggio culturale che ci portiamo dietro sin dalle prime memorie, quando abbiamo affrontato il primo grande cambiamento venendo al mondo e vivendo il dramma della separazione dal corpo della madre. È questo il motivo che forse spinge la maggior parte delle persone a rimanere aggrappate ad una situazione che conoscono, nonostante questa sia negativa, piuttosto che lanciarsi incontro alle novità ed assecondare il cambiamento. Per affrontare il cambiamento in modo virtuoso, invece, è importante interpretare questo elemento come una condizione intrinseca della vita stessa come un’opportunità per crescere, imparare e migliorarsi. La maggior parte delle volte un cambiamento non avverte: arriva repentino, lasciandoci indifesi di fronte alle sue nuove evidenze.
Fondamentale è accettare e seguire il flusso degli eventi, che non vuol dire rassegnazione o passività. L’accettazione richiede coraggio, determinazione ed onestà. Accettare i cambiamenti significa anche diventare consapevoli degli aspetti che ci mettono più in difficoltà, come quelli che non vogliamo affrontare ma che ameremmo tanto cambiare, se solo avessimo un pizzico di coraggio ed apertura in più. Come un rapporto d’amore ormai logoro o un lavoro che non ci rappresenta più. Significa agire, trovando nuovi stimoli e nuove soluzioni che permettano di adattarci alla novità e proseguire nella vita. Significa vivere, accettando che tutto cambia e si evolve. Significa acquisire consapevolezza che ogni cambiamento è giovamento e quindi da interpretare con valenza positiva.
Ribaltiamo la prospettiva e guardiamo con entusiasmo e curiosità all’ignoto: i cambiamenti, infatti, sono piccoli o grandi sorprese e come tali possono essere interpretati, come nuove sfide ogni giorno. Affrontare i cambiamenti con un approccio divertito, significa quindi considerare ogni giornata una nuova avventura che porterà imprevisti e novità. Prendiamo esempio dai bambini: quando imparano a camminare, tentano giorno dopo giorno compiendo centinaia di tentativi e cadendo altrettante volte. questo però, non li trattiene dal provare ancora e dal cadere ancora finchè non riescono finalmente a muovere i primi passi. Nessuno ci ha giudicato quando non eravamo in grado di camminare, nemmeno noi stessi.
Allo stesso modo dovremmo imparare efficacemente a perdonare le nostre cadute nel corso della vita, comprendendo che è il timore del giudizio a paralizzarci ed a distorcere la nostra interpretazione degli eventi, impedendoci di andare avanti e di cambiare in maniera armoniosa.
Solo liberandoci completamente dalla paura di affrontare un possibile insuccesso possiamo continuare ad apprendere e migliorarci, passo dopo passo. Solo liberandoci dalla paura del giudizio altrui possiamo finalmente essere liberi di andare avanti nella vita, nelle nostre scelte realmente consone con i nostri valori. Spesso chi giudica inoltre, dice molto su se stesso ma non dice nulla sull'oggetto del suo giudizio. Ognuno di noi filtra il mondo attraverso una personale lente frutto di esperienze e convinzioni. Ed alla luce di questa lente tende a leggere e valutare i comportamenti altrui.
Bando alla timidezza, la scarsa considerazione di sé e la bassa autostima, per avere successo nella vita e sul lavoro bisogna credere in sè stessi.
Potere dunque dell’autostima, del credere nelle proprie potenzialità: quelle capacità e risorse che ognuno di noi possiede – anche se non lo si crede. Ed è proprio qui il segreto: sapere che ognuno ha delle qualità che possono essere messe in mostra. E il modo migliore per farlo è lasciare da parte la finta modestia e iniziare a credere in se stessi. Che poi nessuno ha detto che amarsi e valorizzarsi non implichi essere modesti. La persona modesta è innanzitutto quella che ama se stessa, che riconosce i propri valori ed i propri limiti, che non smette mai di imparare e che rispetta l'altro e l'opinione altrui. E' la persona resiliente, quella che va avanti a testa alta di fronte alle difficoltà riconoscendo la propria utilità nel mondo. E' la persona che impara ad amarsi e solo così impara ad amare gli altri, rispettandoli nelle diversità senza giudizi o critiche.
di helen , 12 novembre 2020
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