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sport, corsa, running, salute, endorfine, alzatidaldivano, corsa per tuttiStretching e yoga nella pratica sportiva: per migliorare...rilassandoci!
09 aprile 2018
Lo sport, si sa, fa benissimo. Ci aiuta a rimanere giovani, attivi, efficienti. Praticare uno sport ci rende più allegri, resilienti, in grado di interagire con il mondo che ci circonda e di migliorare la nostra autostima. Permette di ritrovare noi stessi, i nostri limiti, definendo le nostre ambizioni e gli obiettivi che vorremmo raggiungere nel tempo che ci prefissiamo.
Ma lo sport richiede cura, dedizione, attenzione costante per preservare i nostri muscoli e le nostre articolazioni che soggette al carico dell'allenamento, potrebbero andare incontro ad infiammazioni o peggio a veri e propri infortuni.
Un aiuto è offerto dallo stretching, meglio ancora, dallo yoga. Sul punto, non mancano opinioni contrastanti, ma personalmente, trovo nella pratica dello yoga e dello stretching un valido aiuto per combattere rigidità muscolare mantenendo il corpo elastico e reattivo.
Dedicare del tempo alla pratica dello stretching prima e dopo l'allenamento può contribuire a rendere più efficiente l'attività sportiva riducendo il rischio di infortuni, in quanto i muscoli divengono più flessibili e quindi meno predisposti a traumi. Il consiglio è quello di dedicare a tale pratica almeno 20 minuti ( ma si può tranquillamente aumentare, in base alle capacita di ognuno di noi) magari suddividendoli in dieci minuti prima e dieci minuti dopo l'allenamento. Importante ricordare che non è affatto tempo perso, bensì sono esercizi preziosi ed importanti per rendere il nostro allenamento più efficiente e meno traumatico.
Soprattutto per i non più giovincelli, praticare regolarmente lo stretching o meglio ancora lo yoga garantirà una maggiore elasticità ed allungamento muscolare utile anche per mantenere una postura corretta ed ottenere un gesto atletico più efficiente ed economico in termini di dispendio energetico. Nel caso di patologie come la fascite plantare, o la sindrome della bandeletta ileotibiale la pratica regolare e quotidiana dello stretching o di appositi asana di yoga può essere necessaria per la risoluzione di tale tipologia di infortunio.
Infatti, ciò che può ostacolare
l’esecuzione del movimento rendendo rigido il nostro corpo è proprio il
muscolo, che se da una parte determina il movimento dei segmenti corporei,
dall’altro lo ostacola se non sufficientemente elastico. Questa mancanza di
elasticità può verificarsi sia nel caso in cui il muscolo sia robusto, sia nel
caso in cui il muscolo è debole: perde la propria cedevolezza e capacità di
allungamento se viene troppo potenziato o, al contrario, se non viene usato.
Il metodo di allungamento può essere
attivo o passivo. Il primo consiste in un movimento attivo eseguito con gesti
lenti e progressivi. Con l’allungamento passivo, invece, il muscolo viene
allungato grazie all’aiuto di una forza esterna come ad esempio la forza di
gravità o altri attrezzi. Una volta raggiunta la posizione di allungamento, la
si mantiene dai 15 ai 30 secondi, senza superare la soglia del dolore. In
seguito si esegue una pausa di rilassamento di 30 secondi e si ripete.
Un vero e proprio toccasana per contrastare mal di
schiena e tendiniti è inoltre lo yoga, importantissimo per rigenerare muscoli e
mente: praticare lo yoga dopo aver fatto sport consente di allentare le
tensioni muscolari ed articolari ed, al contempo, di rivolgere l'attenzione
all'ascolto del corpo e della mente, attraverso anche una corretta respirazione
diaframmatica lenta e profonda. Un respiro calibrato e ben coordinato
all'attività svolta contribuisce ad un minor dispendio energetico e una
maggiore resistenza a lungo termine.
Attraverso la pratica dello yoga, attraverso i vari
Asana, il nostro corpo e la nostra mente ritrovano concentrazione ed
autocontrollo, rimanendo così concentrati sull'obiettivo che si vuole
raggiungere, combattendo ansia e stress.
Cosa sono gli Asana?
Sono posizioni del corpo statiche, con una determinata
postura, che si mantiene entro un certo tempo di solito all’inizio 30-60
secondi ma anche più man mano che si diventa bravi.
Si afferma che gli asana sono moltissime, addirittura migliaia. Infatti, se ci pensi bene, le posizioni che può assumere il corpo umano possono veramente essere infinite.
Hanno nomi semplici, spesso di animali o
elementi della natura, proprio a voler richiamare l’intima connessione che lega
l’uomo all’universo che lo circonda.
Gli asana se praticati nel modo corretto agiscono su tre livelli: quello fisico, mentale ed energetico. Sul corpo agiscono direttamente, mentre a livello mentale ed energetico hanno degli effetti indiretti.
L’esecuzione dovrebbe essere calma, serena e durevole sia a livello fisico
che mentale.
Attraverso questo atteggiamento, ed attraverso la pratica costante con una
buona dose di pazienza, lo yoga ti consentirà di ritrovare un profondo
equilibrio non solo nel corpo, ma anche nello spirito e nella vita in generale
con maggiore consapevolezza in te stesso e grande forza di volontà.
Differenze fra stretching e yoga?
Da un punto di vista muscolare ed articolare sia lo stretching che lo yoga
utilizzano degli esercizi in cui prevale una fase statica.
Lo Yoga, a differenza dello stretching, si occupa non solo della salute del
nostro corpo, ma di tutto l’essere nella sua interezza, al fine di ottenere una
mente serena e disponibile ed uno spirito armonioso al quale corrisponde un
corpo sciolto e flessibile. Si può affermare che lo yoga sia il precursore
dello stretching sebbene riguardi una dimensione piu alta che considera l’uomo
come l’insieme di corpo, mente e spirito che si compenetrano ed influenzano
reciprocamente. Lo yoga aggiunge un profondo ed intenso lavoro mentale per
indurre alla consapevolezza ed agire tramite l’autocontrollo sui sensori
tendinei ed articolari, inibendone le reazioni.
Yoga e stretching non presentano quindi sostanziali differenze dal punto di
vista prettamente muscolare. Le divergenze riguardano, piuttosto, gli obiettivi
perseguiti che nello yoga sono fisici, psichici e mistici.
Lo yoga mette in risalto la mente e l’importanza della concentrazione,
mentre lo stretching si sofferma sullo studio degli esercizi solo da un punto
di vista neuromuscolare ed articolare.
NAMASTE’
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