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Corro, dunque sono.

06 settembre 2017


Nella frenesia della vita quotidiana, fatta di continue decisioni, di alti e bassi, c'è un momento in cui tutto si fa chiaro, la mente si rilassa, i pensieri negativi magicamente si allontanano: questo momento si chiama corsa.

Dopo una giornata infinita fra lavoro e casa, in preda alla stanchezza più totale, smessi i miei abiti da lavoro, infilo le scarpe da running e vado a correre. Anche con le più fredde temperature, anche se la mia mente preferirebbe immaginarmi sul divano al caldo di una coperta a sorseggiare una bella tazza di te caldo. 
Invece NO! Sfido la mente, vado a correre. 


Con qualsiasi condizione meteorologica, una corsa fa sempre bene. 

I primi km non sono sicuramente facili: stanchezza, pensieri negativi che affollano la mente, dolorini posturali ovunque, troppo freddo o troppo caldo....insomma ogni scusa per mollare e tornare a casa è sempre buona.
Tuttavia, superata questa fase di crisi iniziale in cui bisogna stringere i denti ed andare avanti, non appena entreranno in circolo le endorfine, correre sarà tutta un'altra storia.
Via la tristezza e la rabbia, i pensieri negativi si dissolveranno...o forse no, ma sicuramente una bella corsa regalerà un momento di relax mentale che magari ci aiuterà a focalizzare meglio le possibili soluzioni.
La corsa non è la panacea per tutti i mali, correre non fa magie. Ma aiuta.
Un corridore sa cosa vuol dire essere resiliente, conosce bene la fatica al limite del reggersi in piedi, andare avanti malgrado le difficoltà, cosa vuol dire avere un obiettivo e cercare ad ogni costo di raggiungerlo. 

Nella corsa come nella vita. 

La corsa rafforza la psiche attraverso le regole, imparando ad avere costanza e regolarità nel rispettare la tabella di allenamento, la tolleranza al dolore ed alla fatica, la capacità di riuscire a trovare nuova motivazione anche quando tutto non sembra andare secondo le nostre aspettative.
Quindi correre non solo come approccio fisico, ma anche e soprattutto mentale che porti ad una piena e totale conoscenza di se, dei propri limiti e di come superarli, per affrontare il mondo con maggiore leggerezza mentale. Esiste una forte connessione fra attività fisica e benessere cognitivo. L'attività fisica permette la formazione di nuovi neuroni: bastano 30 minuti di corsa per stimolare la produzione si nuove cellule cerebrali ed avere una mente sempre giovane ed efficiente.

Come si dice, " mens sana in corpore sano".

Ovviamente, ciò non è sempre facile.

Ci sono volte in cui mi sembra di spaccare il mondo, ed altre in cui mi chiedo ma chi me lo ha fatto fare??? 
Però alla fine...continuo a correre. Perché è questo il modo migliore di vivere. Sempre avanti, un passo dopo l'altro. Senza voltarsi indietro o si rischia di cadere o prendere un palo in faccia. 

Chi si ferma è perduto.

La corsa è il mio momento di libertà. 


Irongabry


"Alla fine non solo non sentivo più la stanchezza, non potevo neanche più formulare pensieri del tipo ‘chi sono?’ o ‘cosa ci faccio qui?’ Non mi rendevo conto, come invece avrei dovuto fare, che c’era in tutto ciò qualcosa di strano. L’azione di correre mi aveva portato in un territorio quasi metafisico. Prima di tutto esisteva la corsa, e in funzione della corsa esistevo io. Corro, dunque sono".
(Haruki Murakami)


< Oggi corro qui: Camigliatello Silano- Parco Nazionale della Sila. Berlino arrivo! >
di IronGabry
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