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la super maratona dell'Etna: da 0 a 3000 m. s.l.m.

21 giugno 2017


Lo scorso 10 giugno 2017 si è svolta la 11esima edizione della "super maratona dell'Etna", gara internazionale molto avvincente con partenza dalla spiaggia di Marina di Cottone- Fiumefreddo di Sicilia (ME) ed arrivo a 3000 m sull'Etna in prossimità dell'osservatorio vulcanologico. 

Una gara molto tecnica lunga ben 43 km totalmente in salita, anche con forti pendenze del 20-24%. 
Un panorama fantastico e variabile man mano che si procede in quota. 

La partenza proprio dalla spiaggia e la vista del vulcano Etna in lontananza è sotto certi aspetti inquietante. L'Etna sembra cosi lontana...e di fatti lo è, ben 43 km in salita più in là.

E' proprio strano sentire la sabbia del mare ed il rumore delle onde e avere la consapevolezza che il traguardo si trova invece in prossimità dei 3000m con un paesaggio lunare fatto di lava e pochissima vegetazione e banchi di neve.


Il primo tratto è prevalentemente articolato nei centri abitati: si va da Fiumefreddo a Linguaglossa. Le prime salite non mancano sin da subito e, complice un sole rovente, la fatica si fa ben sentire fin dai primi km. D'altro canto, le zone di ombra sono veramente poche....ma sarà così per tutta la gara.

I ristori sono praticamente ogni due 2km, non si patisce per niente la sete o la fame.

Giunti a Linguaglossa, per gli staffettisti arriva il cambio, chi fa la gara individuale procede oltre. Sono passati 14 km dal via e già il paesaggio comincia a cambiare.

Linguaglossa-Piano provenzana: 18km e dislivello di 1000m si arriva a quota 2000m. ANDIAMO!
La strada da cittadina diventa montana e man mano le salite si fanno sempre più ardue. la forza mentale richiesta è notevole. non c'è molta ombra, si soffre parecchio, qualcuno si ferma. Bisogna dosare bene le forze, non è una gara semplice da gestire. Non lo è per niente. 

L'Etna è sempre li, maestosa ma ancora lontana.

Siamo in tanti, procediamo chi camminando, chi correndo. Le forti pendenze e il clima rovente non permettono di cimentarsi in performances di velocità dell'altro mondo. 
Si procede, con determinazione e grinta.

A due km dal cambio a piano provenzana, ecco cambiare di nuovo il paesaggio: pendenze sempre più insostenibili, e panorama  lunare fatto di lava che si apre innanzi ai miei occhi. L'Etna è un vulcano attivo, e infatti guardando in alto, vedo il cratere che sbuffa. Ah sua maestà l'Etna!!


Da piano provenzana inizia l'ultimo tratto di circa 10km. Altro cambio per la staffetta. Il percorso cambia ancora: se fino a quel momento il tutto si era svolto su asfalto, adesso diventa sterrato, diventa corsa sul vulcano, sulla roccia lavica. 

Le pendenze sono improponibili, cosi come improponibile è l'altimetria: 1000m di dislivello in dieci km da 2000m a 3000m. l'ossigeno manca e la fatica si fa sentire. E'  impossibile correre, si procede camminando.

Il traguardo si scorge al 43 km con arrivo in un paesaggio desertico dove date le temperature decisamente inferiori rispetto alla partenza sul livello del mare, Si scorge bene ancora qualche banco di neve. Il vento è decisamente freddo. 

L' esperienza di questa gara è particolare, ha del mistico: sembra quasi di avvicinarsi alle porte del cielo. La vista dal Vulcano è meravigliosa e si riesce a scorgere il mare, proprio quel mare dal quale qualche ora prima si è partiti volgendo lo sguardo a sua maestà l'Etna.

Diventerà il mio appuntamento fisso, ne vale la pena.
per info: http://www.verticaletna.it
Irongabry
< Il miglior amico degli sportivi: il FoamRoller. runner in gamba! >
di IronGabry
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