
sport, corsa, nuoto
sport, corsa, running, nuoto, salute, tempol'uso del cardiofrequenzimetro.
24 maggio 2017
Lo strumento indispensabile per ogni runner.
Una volta utilizzato, non potrai più farne a meno.
Ogni passo ogni km è perfettamente valutato in termini di frequenza cardiaca, oscillazione verticale, tempo al suolo, velocità, distanza percorsa, mappa, contapassi, rilevatore del sonno. Un vero e proprio computer gps da polso che permette di organizzare l'allenamento e le gare nei minimi dettagli.
Manca solo che facciano il caffè.
Ci sono i cardiofrequenzimetri specifici per il running, quelli per il nuoto, la bici...insomma per tutti i gusti, tutte le tasche e tutti gli sport.
Essendo una sportiva su più fronti, ho personalmente optato per un bel multisport ( un bell'acquisto, ponderato per il prezzo ma soddisfacente) che mi permette di avere metriche di praticamente qualsiasi sport voglia praticare, dalla corsa al nuoto alla scalata alla boxe...perfino al golf...se volessi. L'importante è ricordarsi di arrestare il cardio al traguardo o immediatamente alla fine dell'allenamento😄

Il rilevatore di battiti cardiaci non è inserito nell'orologio. Preferisco la fascia cardio, super organizzata anche lei visto che mi fornisce anche parametri sulla modalità di corsa Vo2max, soglia del lattato, test da stress, ma pur sempre esterna all'orologio. Ritengo sia più attendibile e precisa.
Ma perche è così importante tenere sotto controllo la frequenza cardiaca?
Il cuore è il nostro motore: una persona non sportiva avrà pulsazioni a riposo tra i 60-80 battiti al minuto. Questo parametro è diverso per uno sportivo, le cui pulsazioni negli atleti di un certo livello potrebbero arrivare anche sotto i 40 ( ad esempio il grande Coppi). Personalmente mi ritrovo con 47 pulsazioni al riposo. Direi che va bene. Questo succede perché un cuore allenato ha una maggiore efficienza contrattile e permette al sistema cardiovascolare di fornire prestazioni migliori durante l'attività fisica. un vero e proprio rimodernamento del cuore a vantaggio della prestazione sportiva.
Conoscere i propri parametri cardiaci a riposo e sotto sforzo permetterà di gestire meglio allenamenti e gare, fermo restando che la frequenza cardiaca viene influenzata da diversi fattori fra cui un ruolo principale riveste lo stress. Quindi se durante un allenamento rileviamo parametri cardiaci elevati per un tipo di allenamento che siamo soliti fare ad una certa velocità con determinata frequenza cardiaca, forse è il caso di modificare l'allenamento per quella giornata...
Ci sono poi le varie zone di frequenza da considerare, ad ognuna delle quali corrisponderà uno specifico lavoro ( aerobico, anaerobico, lipidico) e specifici allenamenti ( lento, progressivo, medio, corto veloce, ripetute).
Il cardiofrequenzimentro è utile?Assolutamente si, tanto al principiante che voglia conoscere il proprio corpo quanto al professionista che voglia spingersi sempre oltre.
IronGabry
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